• Possibilità di prenotare l’area attrezzata per consumare il proprio pranzo a sacco
  • Snack: Una focaccia al pom.e prosc.,una focaccia con patate,e bibita a scelta


Alla Villa del Tellaro i turisti provano i cibi degli antichi romani

L’esperienza di ricerca e degustazione dei cibi dell’antica Roma, iniziata tre anni fa in via del tutto sperimentale alla Villa Romana del Tellaro di Noto, è sbarcata con successo anche all’Expo di Milano.

“Grazie ad una ricerca durata due anni – spiega Sebastiano Adernò presidente dell’Associazione Escursioni Iblee – siamo riusciti a recuperare ricette ma soprattutto le erbe usate nell’Antica Roma. Con il De re coquinarie di Marco Gavio Apicio abbiamo avuto accesso al mondo delle ricette legate al periodo in cui si colloca la Villa ed i suoi mosaici. L’operazione complicata è stata reperire ciò con cui si condivano i piatti e si realizzavano determinate pietanze. Così abbiamo deciso di coltivarle da noi. L’orto oggi è ricchissimo di erbe diverse, soltanto avvicinandosi si viene avvolti da profumi noti ed altri meno. Anche per il grano siamo partiti da zero; all’inizio lo portavamo in un mulino di Rosolini; ora, invece, oltre che coltivarlo lo maciniamo da noi. Ecco perché possiamo proporre dall’acqua allo zenzero al vino al pepe nero e miele, dalle polpette di orzo alla patina o al libum di Catone, dalla bruschetta Epityrum a quella Moretum, per finire alla cassata di Oplontis”.

 

E’ possibile sperimentare il pranzo o l’aperitivo romano tutti i giorni anche per piccoli gruppi su prenotazione, 338/9733084 villa@villaromanadeltellaro.com

 

 


Un viaggio in Sicilia significa  Scoprire i suoi profumi, i sapori e le tradizioni.

 

Il nostro menù è una selezione delle eccellenze del territorio e la speciale tradizione della “pasta na Maidda” simbolo di un legame solido fra i commensali…

I Mosaici romani del Tellaro sono un vivace ricordo della Sicilia romana a cui associare l’esperienza della  Degustazione Piatti dell’antica Roma un’accurata selezione condotta dal  Centro di Archeologia Sperimentale tra i ricettari romani con la produzione  propria di erbe aromatiche e grani antichi

Con il “De re coquinarie” di Marco Gavio Apicio si accede al mondo delle ricette legate al periodo in cui si colloca la Villa ed i suoi mosaici , l’operazione complicata è stata reperire ciò con cui si condivano i piatti e si realizzavano determinate pietanze. Così abbiamo deciso di coltivarle da noi”. L’orto oggi è ricchissimo di erbe diverse, soltanto avvicinandosi si viene avvolti da profumi noti ed altri meno. “Anche per il grano siamo partiti da zero; all’inizio lo portavamo in un mulino di Rosolini; ora, invece, oltre  coltivarlo lo maciniamo da noi. Ecco perchè possiamo proporre dall’acqua allo zenzero al vino al pepe nero e miele, dalle polpette di orzo alla patina o al libum di Catone, dalla bruschetta Epityrum a quella Moretum, per finire alla cassata di Oplontis”.
Snack bar

Bibite,panini, book shop,souvenir.